Descrizione

Graffiti per pranzo di Yuri “Hopnn” Romagnoli

Graffiti per pranzo di Yuri “Hopnn” Romagnoli, uscito ufficialmente il 24 novembre 2022, edito da Three Faces

Graffiti per pranzo è la prima pubblicazione di Yuri Romagnoli, in arte Hopnn, edita da Three Faces e prodotta da Ocra Stamperia Artigianale: un viaggio culinario e artistico che attraversa tutte le regioni italiane, in cui ricette tipiche delle tradizioni regionali italiane sono le protagoniste indiscusse non solo dell’opera, ma anche della sua genesi.

Graffiti per pranzo è il prodotto di una serie di viaggi che Hopnn ha intrapreso tra il 2017 e il 2019, attraversando la penisola e offrendo graffiti in cambio di un piatto tipico del luogo in cui si trovava (e la sua ricetta). È quindi un libro di ricette tipiche italiane regionali, ma è anche un libro illustrato che testimonia il viaggio del suo autore; è un libro sull’arte, da quella muraria a quella culinaria.

Dati tecnici:

Data di uscita: 24 novembre 2022
Edito da Three Faces Publish
Stampato da Ocra Stamperia Artigianale
Prima tiratura di 200 esemplari
Stampata su carta Arena Natural 350 g/m2 per la copertina
Stampata su carta 100% riciclata Recital Offset 135 g/m2 per l’interno
208 pagine interne
Dimensioni: 16 x 24 cm

Dalla Prefazione di Graffiti per pranzo a cura di Donpasta

“Offro murales in cambio di un piatto di pasta!”
Così diceva Yuri e sembrava una follia.

Sin dall’alba dei tempi i pittori dipingono per mangiare. Ma ora alcuni, forse molti, non hanno bisogno di farlo. Come gli chef-star, le archi-star, ci sono anche i pittori-star e si dubita che abbiano bisogno, loro, di lasciare uno schizzo sulla tovaglia di carta di un’osteria. Detto ciò, probabilmente in molti non lo farebbero comunque, anche se non sono pittori-star, perché è roba da sfigati e perché mai metterebbero piede in una bettola. 

Eppure si aveva l’impressione, in questa immagine leggendaria del pittore nella bettola, che non andasse semplicemente a ristorare la pancia, ma lo spirito. Si sa, da sempre, che i più coraggiosi a entrare in zone difficili fossero i pittori, diventati loro malgrado gli scopritori delle nuove frontiere delle città. Succedeva a Parigi nella Belle Èpoque, come a New York negli anni ’70.

E oggi?

Quale è il legame tra l’arte e la nuova geografia? Chi anticipa la scoperta di uno spazio? La riscoperta di un luogo abbandonato? Come si può nutrire un artista se non crede più neanche lui stesso nella forza terapeutica di un pasto caldo? 

Yuri Romagnoli, in arte Hopnn, parte da qui, dalla necessità di ristoro dell’artista, dalla poesia dello scambio: mi dai un pasto e io ti lascio uno schizzo su una tovaglietta che magari un giorno varrà tantissimo, anche se spesso resta mal incorniciato sulle pareti della bettola, come a dire quello che era un disegno offerto in cambio di un piatto di pasta e fagioli. 

Yuri riporta fuori la necessità di ricostruire uno scambio vitale, ma lo fa nel linguag- gio del pittore moderno: sui muri. Tu mi insegni una ricetta e io ti faccio un murale gigante. Certo, non tutti hanno a disposizione un muro, non fosse altro che anche i muri diventano ormai i convitati di pietra della modernità. 

Non ci sono più pittori che chiedono una pasta e fagioli, non c’è più nemmeno chi fa una pasta e fagioli come si deve, non ci sono più le comunità e le case di chi è pronto ad accogliere lo sconosciuto che passa e offrirgli, come prima cosa, un piatto di pasta e fagioli. 

Yuri decide di provare a riscrivere le regole del gioco, di dire chiaro e tondo che se gli esseri umani si ritrovano a una tavola, alla fine ognuno offrae il meglio di sé agli altri. 

Che c’è solo da guadagnare nel baratto delle bellezze. 

Che se non lo si fa più la memoria svanisce. 

Yuri, non contento, lo fa con quello che sa fare meravigliosamente: il disegno. 

È dunque il libro di un pittore che è andato a casa della gente: l’hanno ospitato e gli hanno cucinato e lui in cambio ha lasciato traccia del suo passaggio su un muro. Tornato a casa ha riscritto tutto questo viaggio nelle cucine. Lo ha disegnato. 

Yuri, passatemi la battuta improbabile, è come Gagarin che dalla navicella spaziale va in avanscoperta per raccontarci la antica futura cucina popolare italiana. 

Ci voleva un tizio con il nome da astronauta, con un libro di fantascienza per ricordare agli italiani che nel futuro lo scalogno si darà ai porci. 

Che nel futuro, come nel passato, se cucini una buona pasta e fagioli e sei pronto a offrirla, un artista arriverà nella tua bettola a renderla più bella. 

Dalla Prefazione di Graffiti per pranzo a cura di Niccolò D’Innocenti e Simone Piccinni

Presentare questo libro, per noi, è qualcosa di veramente emozionante: quando nel 2013 abbiamo cominciato la nostra vita associativa Yuri Romagnoli, in arte Hopnn, già era attivo e dipingeva a Firenze. Nel corso degli anni più di una volta le nostre strade si sono incrociate: lo abbiamo pubblicato su StreetBook Magazine e abbiamo collaborato per alcuni progetti artistici. Fra l’altro una sua opera ci ha fatto compagnia per moltissime riunioni, posizionata proprio nel salotto che per molti anni è stato la nostra sede. 

Ti diciamo questo solo per farti capire quanto sia stato gratificante per noi essere invitati a partecipare a questo viaggio. Perché da tutti i punti di vista “Graffiti per Pranzo” è un lunghissimo viaggio, partito nel 2017, quando il nostro amico decise di spostarsi per tutta l’Italia offrendo la sua arte in cambio di ricette tradizionali locali. 

Inizialmente siamo stati entusiasti e attoniti spettatori di questa bellissima idea, seguendone lo sviluppo attraverso i social, in presa diretta. Quando poi, attraverso una chiacchierata, è capitata l’occasione di poter contribuire alla divulgazione del progetto e alla sua stampa ci sono tremate le gambe, ma non abbiamo esitato neppure un secondo. Non è stato affatto facile realizzare questo volume: dobbiamo ringraziare la pazienza di Yuri e l’impagabile impegno dei nostri collaboratori, che hanno contribuito a realizzare il sogno di vedere questo lavoro su carta. 

Anche la scelta di stampare ancora una volta con Ocra non è casuale e rispecchia la condivisione fra autore, editori e stampatore di un comune progetto e della comune volontà di diffondere nella migliore maniera possibile questo viaggio. Così come è stata condivisa da tutti gli attori in gioco la scelta di mantenere un solo colore dominante, il rosso, perché ci sembrava il naturale filo conduttore dell’arte di Hopnn. 

Definire questo lavoro un libro di cucina è riduttivo e fuorviante per te che lo leggerai. Immagina queste pagine come una sbirciata da sopra le spalle ad una nonna indaffarata sui fornelli, che porta con sé generazioni e generazioni di cucina popolare e sapienza gastronomica, oltre che un’identità culturale peculiare. 

Una nonna che cucina per il nipote: forse non gli insegnerà i precisi dosaggi o i tempi al millesimo, ma gli trasmetterà tutto l’amore che solo chi cucina con gioia può sprigionare, toccando il suo cuore e stimolando la sua apertura al mondo del cibo, elemento socializzante e tratto d’unione per antonomasia della nostra cultura.

Volendo sintetizzare all’estremo: questo libro è una trasposizione per immagini di una ricetta raccontata da una nonna o da un amico e di ciò che Yuri ha barattato con essa, per portarla fino a te.