
La nostra situazione || Three Faces & StreetBook Magazine
Cari lettori,
crediamo non sia facile per nessuno comprendere appieno in questo momento la portata di quello che sta accadendo in questi mesi. Non lo è neppure per noi, ma dobbiamo provarci. Dobbiamo analizzare la situazione per provare a capire non solo quello che stiamo vivendo, ma soprattutto che conseguenze questo avrà.
L’emergenza sanitaria in corso è senza dubbio uno di quegli eventi che segnano la storia e di conseguenza segnano e segneranno inevitabilmente la nostra quotidianità. Diciamocelo, ne avremmo fatto volentieri a meno, ma questo è e il dolore, le sofferenze e le preoccupazioni sono tante oggi, condivise da tutti a più livelli e per varie cause: da chi rischia la propria salute operando nel sistema sanitario – e non solo – a chi vive situazioni di disagio e abbandono sociale, venendo nuovamente dimenticato “per forze di causa maggiore”.
Di fronte a tutto questo, possiamo solo augurarci che la situazione migliori e che ogni persona possa tornare a guardare il prossimo senza la diffidenza che oggi a volte gli riserviamo, ma allo stesso tempo non possiamo neppure stare fermi ad aspettare che l’ondata ci travolga. Perché di questo si tratta, ovvero di essere travolti dalle conseguenze sociali ed economiche legate alla pandemia.
Speriamo sia percepibile la difficoltà che proviamo in questo particolare momento nel parlare della situazione che Three Faces sta affrontando. Purtroppo, però, siamo costretti dalle esigenze a farlo perché, detto fuori dai denti, Three Faces – come altre piccole realtà culturali – rischia di sparire. Tante associazioni come la nostra vivevano già appese a un filo a causa della scarsità di fondi e della costante incertezza sul futuro, perché capita molto spesso che le istituzioni facciano fatica ad andare oltre le belle parole e le pacche sulle spalle. Questa situazione lo sta rendendo ancora più palese.
Quello della cultura è stato uno dei settori più bistrattati e meno aiutati fino a questo momento dai provvedimenti economici messi in atto. Le grandi realtà che hanno notevoli disponibilità di capitali resisteranno e di certo sopravvivranno, eppure anche loro oggi soffrono terribilmente questa crisi. E se soffrono loro potete solo immaginare cosa questo possa significare per realtà come la nostra, che per la loro destinazione associativa, culturale e sociale vivono di passione, volontariato e tempo rubato agli affanni del lavoro e della vita quotidiana. Niente fino a oggi ci ha fermato nonostante le enormi difficoltà incontrate e non vogliamo certo fermarci adesso, anche se la situazione si fa molto complessa.
Noi di Three Faces infatti rimaniamo attivi. Come sapete, siamo un’Associazione Culturale senza scopo di lucro: ciò che ci muove e spinge avanti è la speranza in una rinascita culturale e sociale che passi attraverso la lettura, le arti visuali e la comunicazione, in controtendenza al modello apatico e passivo prevalente ai giorni nostri.
Vista la situazione attuale, ci siamo dovuti reinventare. Per portare avanti i nostri ideali abbiamo intensificato le nostre attività online realizzando nuovi contenuti; intanto, i lavori per la realizzazione dei prossimi numeri di StreetBook Magazine proseguono. Le nostre riunioni chiassose si sono trasformate in videochiamate di gruppo più o meno ordinate, anche se l’impossibilità di ritrovarci fisicamente costituisce a volte un blocco, una sorta di azzeratore di stimoli. A questo però possiamo adattarci e possiamo sopperire raddoppiando lo sforzo per coordinarci. È innegabile però che ad alcuni aspetti non sia possibile sopperire.
Ad oggi, per esempio, farvi avere fisicamente una copia di StreetBook Magazine risulta estremamente complicato: non solo non possiamo uscire di casa se non per motivazioni urgenti, i luoghi destinati alla distribuzione della rivista sono chiusi. Questo ci impedisce di organizzare anche eventi di presentazione della rivista e di autofinanziamento.
A loro volta, alcune delle realtà che generalmente danno sostegno all’associazione, e permettono di mandare in stampa e distribuire gratuitamente StreetBook Magazine, stanno attraversando un periodo estremamente difficile. Potete comprendere come in un sistema completamente autogestito come il nostro, l’unica cosa su cui possiamo fare affidamento è l’appoggio e la generosità dei privati e delle piccole attività, tramite donazioni e sponsorizzazioni. Se queste vengono meno, Three Faces “viene meno”.
Certo i costi di stampa – con una tiratura notevolmente ridimensionata per i motivi spiegati sopra – sono certamente inferiori, ma non lo sono i costi di gestione dell’associazione e già quelli possono essere più che sufficienti a metterci in ginocchio, a costringerci a fare delle scelte come quella di rinunciare a StreetBook Magazine, non solo alla sua stampa ma anche alla sua realizzazione.
Vorrebbe dire rinunciare a quello in cui crediamo, a quello per cui abbiamo lottato al fianco di altri in questi anni e a quello che abbiamo realizzato. Semplicemente per noi, vorrebbe dire rinunciare a tutto. E non possiamo permetterlo. Perché crediamo nel nostro motto “Lotta, leggi, pensa, vivi. Non estinguerti”. E soprattutto sull’ultimo punto, la volontà di non estinguerci, concentreremo i nostri sforzi. Ma avremo bisogno di una mano per farlo. Se negli anni ci avete seguito, vi abbiamo intrattenuti, vi abbiamo fatto riflettere o divertire ai nostri eventi… Se vi abbiamo toccato in qualche modo, aiutateci a non estinguerci. Non vogliamo la carità: abbiamo in mente un modo per permettervi di aiutarci dandovi qualcosa indietro. Le modalità ve le spieghiamo in questo articolo.
Per il momento vi ringraziamo per averci concesso questo momento di attenzione in un periodo in cui questa è, giustamente, concentrata interamente su problemi impellenti e privazioni di affetti e contatto.
Lottiamo tutti insieme per non estinguerci.
Le vostre affezionatissime,
Associazione Culturale Three Faces e redazione StreetBook Magazine