Carini e Coccolosi
Intervista a Tullo Nanne x MaleDelto
di Niccolò D’Innocenti
12 minuti. Sono bastati 12 minuti per stupirmi e lasciarmi a bocca aperta. Precisamente la durata dell’Ep Coccole e biscotti di Tullo Nanne X MaleDelto.
Quando ho incontrato Nanne in Polveriera e mi ha parlato di questo progetto nato in collaborazione con MaleDelto, ero molto curioso. L’idea di un’intervista ci è sembrata la cosa più ovvia. Pochi giorni prima del nostro incontro ho ascoltato questi 12 minuti divisi in cinque canzoni e, pur conoscendo la musica di Nanne, sono rimasto colpito dalla complessità di questo disco che in pochi minuti riesce a toccare molte corde, non solo musicali, passando dai toni più scanzonati di Troppo cringe e Lunedì Blu, al ritmo e al testo più intimista di Boston George.
Già da un primo ascolto, le mutevoli sonorità elettroniche di MaleDelto e i testi incalzanti di Nanne, mi sono entrati in testa e mi sono ritrovato a canticchiarli in vari momenti della giornata.
Ho molto apprezzato il sostegno dimostrato all’Occupazione Corsica in Digos Boia e mi sono ritrovato in molte delle parole del disco, che mi risuonano ancora in testa mentre busso alla porta di Nanne.
«Come è nato questo progetto, cosa vi ha spinto a produrre questo disco?»
«Avevo smesso di fare rap da un po’, poi ho cominciato a uscire con MaleDelto (anche lui presente all’intervista, ndr), che sostanzialmente fa musica elettronica. E fai, non fai, parla, non parla, mi ha girato queste basi un po’ inusuali per i miei standard e rispetto le produzioni che mi faceva Pupet con la Tullo. Mi hanno incuriosito e mi hanno spinto a riniziare a fare musica adottando un personaggio diverso rispetto a quello che poteva essere il mio passato musicale. Anche perché, volente o nolente, siamo cresciuti e abbiamo deciso di uscire dai soliti schemi dell’hip-hop, mischiandolo con l’elettronica, il punk e tutto quello che fondamentalmente ci piace.
MaleDelto è un polistrumentista incredibile, suona mille cose e ci siamo contaminati a vicenda. Viene dall’universo Dissidanza, dove è stato per qualche anno. Penso che il rap sia molto più libero adesso, con meno regole e canoni da rispettare. Ci siamo fatti ispirare da vari generi e abbiamo attinto un po’ qua e un po’ là, dalla trap al cantautorato. Comunque senza perdere le radici, anche questo lavoro è stato registrato e masterizzato da Pupet, che è stato fondamentale».
«Siamo riusciti a far funzionare base e testo» continua MaleDelto. «Abbiamo lavorato su delle basi che avevo prodotto nell’ultimo periodo, da solo in casa, senza troppo pensare a un eventuale testo da aggiungerci. Musicalmente ho alternato sonorità più ritmate e più “stupide”, come Troppo cringe, ad altre con più pause, più basse come Intro, da fine serata diciamo. Infatti ha un’atmosfera diversa rispetto alle altre canzoni del progetto, è nata con l’idea di essere un break durante un dj set, è molto minimal come beat, molto “bassosa”. Poi Nanne ci ha cantato sopra e il pezzo è saltato fuori. Troppo cringe, invece, è più divertente.
Per Lunedì Blu ho usato il piano come accompagnamento e Nanne è riuscito a trovare un testo che rimane molto in testa. Boston George è diversa ancora, ha un testo molto introspettivo e ho cercato di accompagnarlo al meglio. Fra l’altro il loop di sottofondo, una sirena, l’ho campionato da un video fatto mentre la polizia ci caricava durante la manifestazione del 30 ottobre. Ho cercato con l’accordatore che nota era e ci ho costruito sopra tutta la canzone».
«Infatti farla live è sempre un casino: senza cariche, sbirri e sirene non so quando attaccare!» ghigna Nanne.
«Approfitto per parlare anche di Digos boia che si apre con un saluto e il sostegno a Corsica 81. Anche in questo testo ritorna il tema della disobbedienza».
«Penso che la polizia sia lo specchio e il braccio di una repressione molto più ampia, che comprende molti aspetti della vita, non ultimo quello economico. La dedica a Corsica ci sembrava doverosa, visto che l’abbiamo registrata nei giorni dello sgombero e della nuova occupazione sul tetto. Supportare questi spazi in una città come Firenze è fondamentale, senza questo tipo di spazi non sapremmo neanche dove suonare. Ci siamo formati sempre in questi circuiti un po’ fuori dalla legalità, durante Bloc party, taz e situazioni affini».
«Pienamente d’accordo. Tornando al disco, come dicevamo prima, si sente una maggiore libertà rispetto ad altri tuoi lavori precedenti».
«Ho scritto i testi già pensandoli sulle basi di MaleDelto, senza dover cercare uno schema o una metrica prettamente rap. È nato con l’idea di live, per questo dura 12 minuti, per non rompere i coglioni!»
«Anche il flusso creativo per le basi» spiega MaleDelto «è stato molto libero. Mi sono uscite tutte più o meno negli ultimi sei mesi. Quando mi viene un’idea mi metto al pc e inizio a lavorarci, magari parto da qualcosa per arrivare totalmente da un’altra parte, come spiegavo prima per l’Intro: nata con l’idea di essere un break durante un dj set, è diventata una canzone. Un po’ per caso come per Digos boia, uscita mentre registravamo da Pupet: gli abbiamo chiesto di fare una strofa ed è diventato un featuring. Lunedì blu invece l’ho pensata subito come una pezzo da cantarci sopra».
«Quando uscirà il disco?»
«Il disco uscirà su Spotify inizio anno nuovo» spiega Nanne «ma intanto lo presenteremo al Fermino il 15 dicembre (domani, ndr) e da Ninotchka più avanti. In più il 19 gennaio inaugureremo una serie di serate al Combo a tema hip hop. E continueremo a suonare a tutti i bloc party e le feste che troveremo! Concludendo vogliamo ringraziare il già citato Pupet per rec, mix e master e la Bucci per il video Lunedì blu».