PerformIA
Tra Arte e Intelligenza Artificiale
Care lettrici e cari lettori,
siamo tornati. Sì, lo sappiamo di essere in ritardo rispetto alla consueta tabella di marcia stagionale dei THREEvial Pursuit, ma abbiamo le nostre valide ragioni.
Il rientro da questa calda estate, infatti, è stato per noi altrettanto “caldo”: un numero di StreetBook in canna tutt’altro che comune, anzi “per gente speciale”, parafrasando il poeta; una serie di eventi, mostre, presentazioni e sorprese imperdibili al C4 – Centro di Contaminazione Creativa e Culturale; per Three Faces infine, come se già questo non bastasse, nuove collaborazioni e progetti proiettati verso una maggiore comprensione del mondo attuale – sia esso culturale, quindi artistico e sociale, o tecnologico – e di quello che verrà, poiché forse oggi come non mai, è necessario pensare al futuro. E noi vogliamo farlo attraverso lo sviluppo del pensiero critico – principio fondante della nostra associazione e del nostro mondo – che non può passare da altra strada che non sia quella del dibattito e della curiosità, del confronto e della conoscenza.
Dentro queste dinamiche si inserisce la prima delle molte sorprese che abbiamo intenzione di offrirvi nel prossimo futuro, ovvero la partecipazione a PerformIA, festival dedicato all’Intelligenza Artificiale e alle sue possibili espressioni. Possibili espressioni che coinvolgono anche l’arte ovviamente e che portano a un ulteriore livello la discussione sul rapporto tra nuove tecnologie e arte stessa. Un tema non nuovo e sicuramente meno in vista di altri in questo momento storico, ma che nell’ultimo periodo si sta sviluppando anche in Italia, come dimostra l’interesse e il contributo portato nel dibattito da molti intellettuali e artisti, come ad esempio dimostrano le accurate analisi redatte di recente da due nostre vecchie conoscenze, ovvero Gregorio Magini e Francesco D’Isa.
Per quanto ci riguarda, non è la prima volta che ci approcciamo alle nuove tecnologie e, di certo, non siamo insensibili all’argomento anzi, proprio per quello spirito di curiosità e di conoscenza che ci alimenta, crediamo sia necessario partecipare al dibattito senza pregiudizi, senza scetticismi ma con la volontà di comprendere che impatto avrà tutto questo sulle nuove forme artistiche e sull’artista stesso. L’argomento è necessariamente conturbante. Ci spaventa, inutile negarlo, ma allo stesso tempo non siamo immuni al fascino dell’IA che, piaccia o no, è una, se non LA nuova frontiera dell’esplorazione umana, e come la gestiremo dipenderà solo da noi, come al solito.
Per questo, la nostra partecipazione a PerformIA (che si terrà al Museo Zeffirelli il 23 e 24 settembre) non sarà solo concettuale e passiva. Saremo infatti pienamente coinvolti con un live painting, ma non uno di quelli a cui vi abbiamo spesso abituati, perché questa volta porteremo un artista a realizzarlo nel Metaverso. Le sapienti (e digitali) mani saranno quelle del buon Urto e l’illustrazione che realizzerà, sarà un delle principali opere del prossimo numero speciale di StreetBook Magazine, che sarà interamente dedicato e ispirato all’intellettuale più scandaloso, controverso e importante del nostro Novecento: Pier Paolo Pasolini.
Sarebbe certamente interessante sentire proprio da lui un’analisi su queste nuove forme, non solo d’arte ma anche di linguaggio. Sarebbe stato caustico nei loro confronti, forse poco propenso, ma di certo non si sarebbe mai negato la loro comprensione e magari le avrebbe pure sperimentate, pur criticandole. In fondo, questo è quello che spinge anche noi, sperimentare.
I risultati di questa sperimentazione li vedrete, appunto, nel prossimo numero e nell’evento di presentazione che si terrà a ottobre, ma per adesso è meglio fermarci qua con gli spoiler ed è anzi il momento di capire qualcosa in più sul festival PerformIA e su quello che ci aspetta il prossimo 23 e 24 settembre. Lasciamo quindi con piacere la parola a loro e noi possiamo solo chiedervi di restare collegati, perché stanno per arrivarne delle belle.
Viviamo in un mondo in cui tecnologia, progresso e innovazione corrono sempre più veloci, tracciando binari fino a poco tempo fa impensabili in ogni settore della nostra vita. Oggi sempre più spesso sentiamo di parlare di Intelligenza Artificiale e non possiamo fare a meno di volare col pensiero a riferimenti dati da film, serie tv, videogames e romanzi che hanno creato un immaginario collettivo distopico in cui robot e Intelligenza Artificiale sono, spesso, nemici dell’essere umano.
Il festival PerformIA nasce con l’obiettivo di promuovere i valori di innovazione, progresso e cultura integrando alla creatività umana degli algoritmi di Intelligenza Artificiale che possano esaltarla, amplificandone il genio creativo fino a risultati che sarebbero stati impensati senza il suo impiego. Uno scenario totalmente opposto a quello dell’immaginario collettivo.
Il festival vuole mostrare come il cambiamento culturale arricchisce le imprese che sono in grado di accoglierlo, e sta dimostrando – attraverso l’avvicinamento dell’Intelligenza Artificiale alle arti performative – come questa sia in grado di comprendere i compiti più improbabili, portandoli avanti attraverso processi di apprendimento che rendono unica ogni singola applicazione.
Sin dalla prima edizione del 2021, PerformIA si è configurato come luogo di incontro e scambio, in un laboratorio creativo animato da ospiti, artisti e i data scientists di Polaris Engineering Spa, organizzatrice del festival. PerformIA è, quindi, l’occasione per vedere data science e arte performativa lavorare sinergicamente. Dal loro confronto sono nati infatti tre progetti nel mondo della musica, del teatro e dell’arte visiva, di cui sono state protagoniste tre intelligenze artificiali:
- La Macchina del Collage con Giuseppe Ragazzini (pittore, illustratore e artista visivo): una macchina in grado di riconoscere grazie all’AI gli elementi del volto umano e che, attingendo da un archivio di immagini, riesce a rimescolarle tra loro creando nuove facce, a cui viene data una texture artistica;
- De_Sidera con Nàresh Ran (musicista e produttore): un astrolabio intelligente in grado di riconoscere le stelle e dare loro una voce, così da creare insieme all’artista un dialogo, un concerto perpetuo messo in scena dalla volta celeste sopra la testa dello spettatore;
- MetaMoreFaces con Interazioni Elementari (compagnia teatrale): una performance teatrale in cui l’AI rompe la quinta barriera, mostrando in tempo reale le metamorfosi del tempo sul volto degli attori e portando in scena quattro categorie sociali: transgender, detenuti, anziani e migranti.
Precursore e apripista in questo settore, PerformIA ha continuato a lavorare ai tre progetti e oltre, arruolando nella rosa degli artisti due nuovi collettivi:
- AION Collective, collettivo impegnato nella sonificazione di spazi reali e digitali che si aggiunge alla squadra di De_Sidera;
- THE CURATORS MILAN, collettivo artistico di arte visiva, impegnato nelle istallazioni di Re-Wild, progetto sociale volto a far riflettere sulle tematiche del Climate Change.
La seconda edizione del festival porta grandi novità anche nel modo di fruire il connubio tra arte e Intelligenza Artificiale. All’interno della Fondazione Zeffirelli, infatti, verrà allestito un VR Corner sempre attivo, nel quale sarà possibile visitare lo spazio nel Metaverso di Polaris Engineering Spa e dove prenderanno vita in modo assolutamente innovativo le tre performance artistiche.
I visitatori potranno così godersi un’esperienza totalmente immersiva sviluppata grazie al supporto di Wunderman Thompson Italia, che saranno presenti con noi sul palco dell’iniziativa per raccontare gli sviluppi di questo ambizioso progetto.
PerformIA 2022 si dividerà in quattro momenti tematici per incontrare gli interessi di ogni parte del proprio pubblico. Il palinsesto delle due giornate porterà alla luce evidenze, best case e applicazioni fondamentali di AI nel mondo moderno.
La mattina del 23 settembre sarà un momento istituzionale in cui si seguiranno sul palco organizzatori e protagonisti dell’evento in talk e tavole rotonde. Il pomeriggio invece sarà dedicato ad arte e Intelligenza Artificiale: sarà inaugurata la prima mostra nel Metaverso di Giuseppe Ragazzini e la giornata si concluderà con un live set serate di Nàresh Ran.
Il 24 settembre si apre con una mattina rivolta a partner e rapporti sinergici, con un workshop centrale sulla data science. La giornata prosegue in un pomeriggio dedicato all’arte digitale con il live painting di Urto e alla community digital in cui saliranno sul palco i fondatori di Legolize e Fabio Viola, designer del Metaverso. Chiuderà il festival la sera del 24 settembre lo spettacolo teatrale di Interazioni elementari.
Infine: alcuni nomi dell’edizione 2022: la Dott.ssa Cecilia del Re – Assessore a Innovazione Tecnologica, Sistemi Informativi e Smart City del Comune di Firenze; Marco Papale e Alessandro Cuviello di Wunderman Thompson; la giornalista d’arte Rebecca Pedrazzi; Francesca Attanasio, Storica dell’Arte; i Vrainers Matteo Zaralli e Francesco Palazzo, e molti altri. Sul sito ufficiale il palinsesto è in continuo aggiornamento.
PerformIA è un evento originale organizzato e promosso da Polaris Engineering Spa, partner tecnologico nei processi di innovazione e digitalizzazione delle imprese in ottica X.0.
L’ingresso al Festival è gratuito, previa registrazione sull’apposito form al sito www.performiafest.com
Partner:
IA Spiegata Semplice | Fondazione Zeffirelli | FASI | Polo Tecnologico Navacchio | LABA | Murate Idea Park | Sinaptic Eventi | Three Faces
Con il patrocinio del Comune di Firenze.
Link utili:
PerformIA | www.performiafest.com
Mail | info@performiafest.com
Polaris Engineering Spa | www.polarisengineeringspa.com
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